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venerdì 29 giugno 2007

GIORNALINO - T.A.C. C1 VERONA - NUMERO DUE

GIORNALINO INFORMATIVO

del comitato T.A.C. C1 - VERONA

Si parla sempre più spesso di Alta Velocità ed Alta Capacità, ma le informazioni riguardo il tragitto che queste linee copriranno e l’inizio dei lavori sono poche e contraddittorie.

Il progetto sarà sicuramente faraonico e porterà cantieri per anni, con via-vai di camion, polvere, rumore e strade dissestate, e tutto questo in un centri densamente abitati come Chiedo e San Massimo!

Meno spesso si parla del disagio causato da rumore e dalle vibrazioni per chi abita in prossimità della linea, che già ora è insostenibile. Con l’aumento del traffico previsto con il progetto di raddoppio della linea, questo problema sarà tale per un numero crescente di cittadini.

Per questi motivi, lo scorso 14 Maggio 2007 a San Massimo si è costituito un comitato per la tutela dei cittadini in merito al rumore ferroviario e l’informazione sui progetti futuri per la linea ferroviaria del Brennero: “T.A.C. C1 – VERONA”

PRESENTAZIONE DEL COMITATO

Presso Sala Vantini di San Massimo, lo scorso 20 giugno 2007, è stato per la prima volta pubblicamente presentato il comitato T.A.C. C1 – C1 VERONA. Alla riunione era presente il Consiglio Direttivo del Comitato (Fabrizio Adami, Elena Bonardi, Grazia Casarotti, Sandra Girardi, Daniela Magagna, Dante Mattei, Gianni Paulon, Davide Prando, Silvano Zanini), il geometra Fidenzio Pasqualini, l’architetto Daria Ferrari, l’architetto Menini (a rappresentanza dell’amministrazione comunale),alcuni rappresentati di altri comitati (Bonvicini per il comitato San Massimo/Croce bianca, Campedelli per comitato Strada di Gronda della Croce Bianca, Nottegar per il comitato TAV sul corridoi quinto).

Durante l’intervento di apertura di Fabrizio Adami e Davide Prando, si è introdotto il comitato T.A.C. C1 – VERONA, le problematiche si propone di affrontare e le modalità di azione con cui intende agire.

In breve le finalità del comitato sono:

. Proporre iniziative di informazione e sensibilizzazione riguardo al problema del quadruplicamento delle LINEE FERROVIARIE AD ALTA CAPACITA’ che attraverseranno il territorio del Comune di Verona e Comuni limitrofi;

. Seguire lo sviluppo degli eventi e monitorare gli aspetti sia tecnici che politici che via via caratterizzeranno le vicende legate a queste infrastrutture;

. Promuovere in tutte le sedi possibili il diritto dei cittadini e delle loro rappresentanze alla partecipazione democratica nelle scelte che riguardano il territorio e la qualità della vita in modo che venga data risposta in primo luogo alle reali esigenze della cittadinanza, anziché a ragioni di profitto;

. Promuovere la costante osservanza della normativa vigente a tutela del cittadino e del territorio.

. Operare con ogni mezzo legittimo (incontri pubblici, raccolta firme, dibattiti, ecc.) per informare, coinvolgere e mobilitare l’opinione pubblica;

. Assumere iniziative nei confronti di tutti gli Organi Istituzionali, Organi pubblici ed altri;

Il comitato e’ costituito da un Consiglio Direttivo con mansioni propositive (tra cui questo giornalino) e di coordinazione, e dai soci deleganti.

La partecipazione è libera e non vincolante. Pur non intendendo amministrare un patrimonio, è stata chiesta un’offerta di adesione libera al fine di affrontare alcune spese.

Una prima azione, non appena termineranno i lavori di manutenzione della linea, che dovrebbero concludersi entro fine giugno circa, sarà la richiesta al comune per una rilievo da parte dei tecnici dell’ARPAV. Convinti come siamo che i limiti di legge siano sistematicamente superati, avremo in mano una prova del mancato rispetto della normativa vigente. Chiederemo quindi attraverso il sindaco (che tra le altre sue mansioni è responsabile della salute dei cittadini) un incontro con le ferrovie.

Durante la riunione si sono poi avvicendati tre interventi tecnici da parte rispettivamente di:

. Geometra Fidenzio Pasqualini

. Architetto Daria Ferrari

. Architetto Menini del Comune di Verona

RELAZIONE DI FIDENZIO PASQUALINI


Con l’ausilio del proiettore, il Geometra Pasqualini ha illustrato l’attuale tracciato storico, nella tratta che va da Parona alla stazione di Porta Nuova, su cui dovrebbe avvenire il raddoppio della linea (progetto preliminare attualmente adottato).

Ponendo l’accento sull’alta velocità, più che sull’alta capacità, sono state mostrato le esigenze di tale infrastruttura, in particolare la necessità di raggi di curvatura grandi cioè curve più dolci

In funzione di ciò, la conseguenza è che secondo il suo parere la linea storica non possa permettere il traffico dell’alta velocità.

La scoperta di un progetto alternativo non è certo eclatante, di progetti alternativi se ne è sentito parlare più volte, ma del perché ufficiale non se ne sia stato portato avanti uno alternativo al presente non si sa.

Tra le finalità del comitato c’è l’intento di capire anche questo e fare di tutto perché le istituzioni rendano pubbliche queste informazioni e possibilmente cambino idea in merito.

Il comitato T.A.C. C1 – VERONA, ha pronto un progetto alternativo che il geometra Pasqualini aveva intenzione di presentare all’assemblea, ma per motivi principalmente di tempo sarà presentato nella prossima riunione che il consiglio direttivo si propone di organizzare al più presto.


RELAZIONE DI DARIA FERRARI


Durante il suo intervento Daria Ferrrari ha sottolineato il fatto che la scelta di raddoppiare la linea storica è una scelta locale, dei comuni prospicienti la ferrovia, che otterrebbero a basso costo una strada a grande percorribilità, riutilizzando quella del cantiere per l’allargamento della linea ferroviaria.

Allargare la linea storica, si integra molto bene con il progetto di strada di Gronda, ma d’altro canto, tra i progetti possibili è la soluzione con il più alto impatto sulla popolazione, come sul patrimonio storico culturale (Villa Pullè e Forte Francesco Giuseppe a Chievo)

Le motivazione per tale modifica sono più di una e sostanziali (Ripreso anche da altri interventi di Daria Ferrari NdR):

. L’impatto ambientale e’ molto alto considerando anche la cantieristica coinvolta, specialmente rispetto ad alti progetti presentati (passare da Bussolengo con una linea nuova avrebbe un impatto ambientale molto minore)

. L’allargamento di una linea storica ha grosse conseguenze per chi già vive in prossimità della linea ferroviaria.

. L’allargamento di una linea storica ha grosse conseguenze anche per i siti di interesse storico che ne verrebbero interessati. Nella tratta Verona-Parona si andrebbe a toccare Il Forte Francesco Giuseppe e/o Villa Pullè.

. L’allargamento della linea cancellerebbe il progetto di Metropolitana leggera per la linea storica pensata per la limitazione del traffico pendolare verso il centro città.

In particolare Daria Ferrari ha messo l’accento proprio sul progetto Metropolitana, tanto desiderato dalla Regione, il quale non potrà che realizzarsi su di una linea storica che già tocca tutti i paesi interessati a raggiungere il centro di Verona senza prendere l’auto.

Inoltre, anche in prospettiva dell’efficienza della stessa alta Capacità, con l’attuale progetto il traffico merci non punta al Quadrante Europa, ma alla stazione di Porta Nuova.

Si può proporre un progetto che oltre a rimarcare sull’esigenza della Metropolitana, risulti più efficiente anche per il traffico ferroviario stesso.


RELAZIONE DELL’ARCHITETTO MENINI


Grazie a contatti che Paola Lana, aderente anche lei al comitato, ha avuto con il sindaco Flavio Tosi, siamo riusciti come comitato ad avere un referente del comune presente alla riunione: L’architetto Menini.

In contrasto con quanto raccolto finora (in particolare attraverso Daria Ferrari) relativamente allo stato attuale di decisione sul progetto preliminare, l’architetto Menini sostiene che non si ancora stato approvato, in quanto non ve n’è comunicazione sul sito del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economicawww.cipecomitato.it ), ne è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Purtroppo dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale all’aggiornamento del sito del CIPE possono passare anche due mesi.

L’architetto Menini ha poi fatto un breve excursus riguardo l’iter di approvazione di un progetto come quello della TAC/TAV sul comune di Verona e la strada di Gronda.

Nel 2006, il comune di Verona ha adottato il nuovo PAT, che prevede TAV/TAC e Strada di Gronda inserite in un unico corridoio al fine di aver un minor impatto ambientale ed urbanistico. Sempre nel 2006 sono state fatte osservazioni da parte del Comune di Verona, per le quali ancora non si è trovato un accordo relativamente ai percorsi delle due infrastrutture, ma l’ipotesi più accreditata prevede per la strada di Gronda il percorso ultimo approvato (ci faremo dare maggiori ragguagli dal comitato della strada di gronda della Croce Bianca), mentre per la ferrovia, che dovrà bene o male seguirla, ancora il comune non messo la parola fine.

Infine è da tenere in considerazione che tutte le eventuali modifiche che si presenteranno, dovranno essere vagliate da tutti gli altri comuni che si trovano lungo la linea storica.

In breve, il comune ha adottato un PAT, per il quale è possibile fare delle osservazioni dopo di che spetta alla Regione dare l’approvazione entro 120 giorni, che possono arrivare a 210 nel caso vi siano osservazioni che comportino cambiamenti sul progetto. Dopo l’approvazione il progetto passa al CIPE per il finanziamento del progetto.

Una volta approvato il progetto preliminare viene approvato anche il budget con esso presentato. E mentre è possibile applicare modifiche dal progetto preliminare al progetto definitivo, non se ne può sostanzialmente modificare il bilancio preventivato.

Tutto ciò per dire che benché sia potenzialmente possibile modificare anche il progetto preliminare approvato, il vincolo sul budget pone delle grosse limitazioni alle eventuali modifiche.

Per essere sicuri che delle proposte vengano applicate al progetto, bisogna fare delle osservazioni prima dell’approvazione da parte della regione.

Un volta approvato il progetto Definitivo, scatteranno per legge misure restrittive a livello urbanistico e misure restrittive per le zone di pubblica utilità, cioè gli espropri.



CONCLUSIONE DELLA SERATA

Dopo i tre interventi tecnici non è rimasto molto tempo per il dibattito con l’assemblea, il consiglio direttivo ed i tecnici presenti.

Ad ogni modo sono riusciti ad intervenire brevemente:

Nottegar (presidente del comitato TAV sul corridoio quinto) che ha posto l’accento sulla mancanza di informazione da parte di tutte le istituzioni.

Campedelli (presidente del comitato della Croce Bianca riguardante la strada di Gronda) che ha dato la sua disponibilità per darci tutte le informazioni necessarie relativamente all’avanzamento del progetto strada di Gronda.

AZIONI DEL COMITATO


ESPOSTO AL SINDACO RIPORTATO SOTTO

In relazione a quanto pianificato nelle scorse riunioni del direttivo, Fabrizio Adami ha proposto una bozza per l’esposto da inviare al sindaco, relativamente al monitoraggio dell’attuale stato di rumore sulla linea storica.

LETTERE PER RICHIEDERE MAGGIORI INFORMAZIONI

Dopo gli incontri del comitato con la Regione nella persona dell’ingegner Fasiol, dell staff dell’assessore regionale Chisso e con il Direttore Compartimentale di RFI per Verona, ingegner Ciaravolo, il comitato, non avendo ricevuto informazioni sufficienti, ha deciso che richiederà attraverso formale lettera un incontro con il Comune, la Provincia e la Regione.

CONTATTI CON ALTRI COMITATI

Il comitato ha bisogno di consensi ed il comitato San Massimo / Croce Bianca, presieduto da Domenico Bonvicini, ha dato il suo assenso affinché si possa lavorare per un interesse delle comunità a ridosso della linea storica.

In pochi non contiamo nulla ed abbiamo quindi bisogno di adesioni.

Come indicato sopra, il comitato cercherà di promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione attraverso assemblee pubbliche e attraverso lo strumento del giornalino.

Oltre che di adesioni, siamo a caccia di idee, per cui, chiunque avesse commenti, correzioni, puntualizzazioni o altro è cortesemente invitato a contattare il Consiglio Direttivo attraverso un qualsiasi suo membro (vedi tabella sottostante)

Il Segretario

Davide Prando

PER INFORMAZIONI: FARE RIFERIMENTO AL CONSIGLIO DIRETTIVO :

COGNOME e NOME

CARICA

EMAIL

TELEFONO

ADAMI FABRIZIO

Presidente

fabrizio@sdastudio.com

347/1332897

BONARDI ELENA


elenabonardi@virgilio.it

349/4627727

CASAROTTI GRAZIA


emmepi77.2005@alice.it

045/8903102

GIRARDI SANDRA

Tesoriere

sandra.girardi@tiscali.it

340/3358686

MAGAGNA DANIELA


sealdama@libero.it

045/8901929

MATTEI DANTE

Vice-presidente

dantemattei@tin.it

dante.mattei@agenziaentrate.it

045/569045 – 338/1233950

PAULON GIANNI




PRANDO DAVIDE

Segretario

davide.prando@email.it

349/8080167

ZANINI SILVANO


zanini.silvano@libero.it

045/8904589 – 368/3751537