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giovedì 25 ottobre 2007
IDEA ALTERNATIVA AL PROGETTO RFI - 19 OTTOBRE 2007
Il giorno venerdì 19 Ottobre 2007, il comitato T.A.C. C1 VERONA
ha organizzato un incontro aperto al pubblico in cui ha presentato un'idea da porre all'attenzione delle istituzioni in alternativa al progetto proposto da RFI e depositato in via preliminare presso la Regione Veneto ed RFI.
Il Comitato T.A.C. C1 VERONA ha finalità a breve termine per cercare di tutelare i cittadini in riferimento di ciò che è attualmente normato, ma non rispettato.
Ma ha anche finalità a medio termine in vista dei progetti di Alta Velocità e Alta Capacità che "aleggiano", ma di cui pochi hanno notizie certe.
Tra le attività svolte dal comitato vi sono la creazione del sito, in quanto una delle prime finalità statutarie è la sensibilizzazione dei cittadini.
Cavallo di battaglia del comitato verso le istituzioni, è la richiesta del rispetto della normativa attuale riguardo il rumore ferroviario, che secondo noi è già fuori dai limiti consentiti.
In questi tre lucidi, si possono leggere i botta e risposta tra il Comune di Verona (che si è fatto carico nella persona dell'ing Poles delle istanze del comitato) ed RFI riguardo la questione contigente.
Ad ogni modo il comitato ha ottenuto che venga fatto una miurazione ufficiale da parte dell'ARPAV dei livelli di rumore, con i quali aver ancor più voce nella questione.
Sebbene fuori dalle nostre finalità prime, come T.A.C. C1 VERONA, ci siamo fatti carico di istanze relative al rumore aereo presentando un esposto al Comune di Veorna
Tale esposto assieme a tanti altri è stato favorevolmete accolto, come anche ha sottolineato l'ing Poles dell'ufficio ecologia del Comune di Verona, internvenuto a questa riunione del 19 ottobre 2007.
Infine, tra le attività del comitato ricordiamo gli incontri con altri comitati per i diritti dei cittadini come "Stada di Gronda", "Assieme contro la TAV (Corridoio 5)", "Comitato di San Massimo" con la finalità di raccogliere il maggior numero di consensi.
Ad anche gli incontri con le istituzioni al fine di ottenere in TAVOLO TECNICO e presentare un progetto alternativo presentato qui di seguito
Il comitato T.A.C. C1 - VERONA ha elaborato un'idea alternativa per evitare tanti disagi per la popolazione, con un progetto piu' sostenibile sotto tanti punti di vista.
Il motivo principale di questa presentazione è un'analisi comparativa tra il progetto di RFI per l'Alta Capacità ed un'idea alternativa del comitato T.A.C. C1 VERONA.
Nell'analisi pro-contro questi sono i fattori considerati
Per prendere confidenza con le viste da satellite mostrate in seguito, ecco riportata in toto la zona di interesse della nostra proposta alternativa che va da Nassar al bivio Porta Nuova / Quadrante Europa [La sinistra è in direzione NORD].
Nella zona rurale del tratto considerato, cioè da Nassar alla contrada La Sorte, si identificano alcune chiare problematiche infrastrutturali che RFI dovrà risolvere per realizzare il suo progetto, in particolare l'allargamento dei ponti su Strada Statale e fiume Adige, ed il transito da zone ad interesse storico culturale quali il Forte Francesco Giuseppe e Villa Pullè.
Nella zona rurale del tratto considerato, l'alternativa proposta ha parecchi svantaggi, sebbene non risolva, come nel progetto di RFI, la questione infrastrutturale, in quanto richiede due nuovi ponti: sulla SS12 e sull'Adige.
A parte ciò, il bilancio è a vantaggio della nostra alternativa
Un potenziale svantaggio per qualsiasi scelta che si scosti dalla linea storica è la sconfigurazione dei terreni agricoli o edificabili: tracciare un solco in mezzo ad un campo impone una differente rete di irrigazione, e rappresenta un disagio per i mezzi che lo devo attraversare, ad esempio un trattore.
La nostra alternativa, passando sotto terra, risolve questo problema non sconfigurando le zone che incontra.
Nella tratta considerata, ed in particolare nella zona ad alta densità abitativa, sono ancor di più gli svantaggi di un progetto di ampliamento della sede ferroviaria sulla linea storica.
Come è elencato nel lucido qui a fianco, si sottolineano i disagi indotti da una cantieristica massiccia a cielo aperto, che coinvolgerebbe non solo i dirimpettai alla linea ferroviaria, ma tutti i quartieri limitrofi e le strade di accesso a questi.
In alternativa, proseguendo in galleria tutti questi svantaggi non sussisteranno
Riguardo i tempi di realizazzione, considerando la lunghezza della tratta (circa 4 km) e la natura non rocciosa del terreno, riteniamo possano essere contenuti entro i tre anni.
Riguardo infine i costi, consederando tutti i fattori in questa presentazione riteniamo che l'alternativa sia economicamente più sostenibile, anche considerando che l'estrazione di ghaia presente nel terreno che si andrebbe a scavarem potrebbe in parte ripagare l'investimento di una tratta ferroviaria sotterranea.