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martedì 30 ottobre 2007
giovedì 25 ottobre 2007
IDEA ALTERNATIVA AL PROGETTO RFI - 19 OTTOBRE 2007
Il giorno venerdì 19 Ottobre 2007, il comitato T.A.C. C1 VERONA
ha organizzato un incontro aperto al pubblico in cui ha presentato un'idea da porre all'attenzione delle istituzioni in alternativa al progetto proposto da RFI e depositato in via preliminare presso la Regione Veneto ed RFI.
Il Comitato T.A.C. C1 VERONA ha finalità a breve termine per cercare di tutelare i cittadini in riferimento di ciò che è attualmente normato, ma non rispettato.
Ma ha anche finalità a medio termine in vista dei progetti di Alta Velocità e Alta Capacità che "aleggiano", ma di cui pochi hanno notizie certe.
Tra le attività svolte dal comitato vi sono la creazione del sito, in quanto una delle prime finalità statutarie è la sensibilizzazione dei cittadini.
Cavallo di battaglia del comitato verso le istituzioni, è la richiesta del rispetto della normativa attuale riguardo il rumore ferroviario, che secondo noi è già fuori dai limiti consentiti.
In questi tre lucidi, si possono leggere i botta e risposta tra il Comune di Verona (che si è fatto carico nella persona dell'ing Poles delle istanze del comitato) ed RFI riguardo la questione contigente.
Ad ogni modo il comitato ha ottenuto che venga fatto una miurazione ufficiale da parte dell'ARPAV dei livelli di rumore, con i quali aver ancor più voce nella questione.
Sebbene fuori dalle nostre finalità prime, come T.A.C. C1 VERONA, ci siamo fatti carico di istanze relative al rumore aereo presentando un esposto al Comune di Veorna
Tale esposto assieme a tanti altri è stato favorevolmete accolto, come anche ha sottolineato l'ing Poles dell'ufficio ecologia del Comune di Verona, internvenuto a questa riunione del 19 ottobre 2007.
Infine, tra le attività del comitato ricordiamo gli incontri con altri comitati per i diritti dei cittadini come "Stada di Gronda", "Assieme contro la TAV (Corridoio 5)", "Comitato di San Massimo" con la finalità di raccogliere il maggior numero di consensi.
Ad anche gli incontri con le istituzioni al fine di ottenere in TAVOLO TECNICO e presentare un progetto alternativo presentato qui di seguito
Il comitato T.A.C. C1 - VERONA ha elaborato un'idea alternativa per evitare tanti disagi per la popolazione, con un progetto piu' sostenibile sotto tanti punti di vista.
Il motivo principale di questa presentazione è un'analisi comparativa tra il progetto di RFI per l'Alta Capacità ed un'idea alternativa del comitato T.A.C. C1 VERONA.
Nell'analisi pro-contro questi sono i fattori considerati
Per prendere confidenza con le viste da satellite mostrate in seguito, ecco riportata in toto la zona di interesse della nostra proposta alternativa che va da Nassar al bivio Porta Nuova / Quadrante Europa [La sinistra è in direzione NORD].
Nella zona rurale del tratto considerato, cioè da Nassar alla contrada La Sorte, si identificano alcune chiare problematiche infrastrutturali che RFI dovrà risolvere per realizzare il suo progetto, in particolare l'allargamento dei ponti su Strada Statale e fiume Adige, ed il transito da zone ad interesse storico culturale quali il Forte Francesco Giuseppe e Villa Pullè.
Nella zona rurale del tratto considerato, l'alternativa proposta ha parecchi svantaggi, sebbene non risolva, come nel progetto di RFI, la questione infrastrutturale, in quanto richiede due nuovi ponti: sulla SS12 e sull'Adige.
A parte ciò, il bilancio è a vantaggio della nostra alternativa
Un potenziale svantaggio per qualsiasi scelta che si scosti dalla linea storica è la sconfigurazione dei terreni agricoli o edificabili: tracciare un solco in mezzo ad un campo impone una differente rete di irrigazione, e rappresenta un disagio per i mezzi che lo devo attraversare, ad esempio un trattore.
La nostra alternativa, passando sotto terra, risolve questo problema non sconfigurando le zone che incontra.
Nella tratta considerata, ed in particolare nella zona ad alta densità abitativa, sono ancor di più gli svantaggi di un progetto di ampliamento della sede ferroviaria sulla linea storica.
Come è elencato nel lucido qui a fianco, si sottolineano i disagi indotti da una cantieristica massiccia a cielo aperto, che coinvolgerebbe non solo i dirimpettai alla linea ferroviaria, ma tutti i quartieri limitrofi e le strade di accesso a questi.
In alternativa, proseguendo in galleria tutti questi svantaggi non sussisteranno
Riguardo i tempi di realizazzione, considerando la lunghezza della tratta (circa 4 km) e la natura non rocciosa del terreno, riteniamo possano essere contenuti entro i tre anni.
Riguardo infine i costi, consederando tutti i fattori in questa presentazione riteniamo che l'alternativa sia economicamente più sostenibile, anche considerando che l'estrazione di ghaia presente nel terreno che si andrebbe a scavarem potrebbe in parte ripagare l'investimento di una tratta ferroviaria sotterranea.
martedì 16 ottobre 2007
ESPOSTO RIGUARDO IL RUMORE AEREO - LA RISPOSTA
I disagi/pericoli sono molti (rumore assordante, scarichi degli aerei, volo a vista) e la normativa da rispettare parla chiaro: non si deve passare sul comune di Verona
Di seguito si riporta la risposta del sindaco.
PAGINA 1/2 - Click su immagine per ingrandirla
PAGINA 2/2 - Click su immagine per ingrandirla
mercoledì 10 ottobre 2007
RICHIESTA TAVOLO TECNICO DA PIU' COMITATI
La lettera, di cui trovate riportata la copia qui sotto, è stato consegnata da Edo Montini (promotore dell'iniziativa) all'ufficio del protocollo del Comune di Verona.
Egr. Signor Flavio Tosi
Sindaco di Verona
Palazzo Barbieri
37100 Verona
Verona, 8 Ottobre 2007
OGGETTO: Osservazioni di un gruppo di comitati sulla T.A.V. ; richiesta d’incontro con il Sindaco.
Ci prendiamo la libertà di segnalarLe alcuni problemi concernenti i “corridoi 1 e
Lungo i due percorsi, molti cittadini sostengono che sarebbe opportuno “far passare i binari sotto terra o un po’ più in là”; e non pochi negano qualsiasi validità a tali opere, rifacendosi a pubblicazioni e a indirizzi usciti da convegni.
Anche tra di noi, membri di vari comitati presenti sul territorio, il parere non è unanime; come del resto avviene fra la gente a livello nazionale. Perciò pensiamo che – per fare chiarezza ed evitare situazioni di fatto gravissime – sia necessario indire un convegno di studio e di dibattito, nel quale possano dire la loro anche le associazioni impegnate nella salvaguardia del territorio. Tale convegno dovrebbe svolgersi a Verona, sul tema dei trasporti del Nord Italia, di cui la nostra città è nodo cruciale. Contiamo sulla Sua disponibilità.
In riferimento a quanto sopra scritto, chiediamo che una nostra delegazione venga da Lei ricevuta.
La presente lettera è stata approvata dai portavoce dei seguenti comitati.
- “Vivere senza l’Alta Capacità”, San Michele Extra.
- “Comitato del Boschetto”, Boschetto.
- “Assieme contro l’Alta Velocità”, Madonna di Dossobuono.
- “T.A.C. C1”, San Massimo.
- “Per la salvaguardia del territorio”, Chievo.
- “Comitato Strada di Gronda”, via Bacilieri e dintorni.
- “Comitato di Peschiera”, Peschiera del Garda.
La preghiamo, egregio signor Sindaco, di notificare
Distinti saluti
Edo Montini
Via M. Calderaia, 6
37138 Verona
Tel 045 / 566.247
martedì 9 ottobre 2007
RASSEGNA TAC/TAV - Politiche EU
FS e reti transeuropee
Martedì 25 settembre le Ferrovie dello Stato hanno presentato a Strasburgo l'elenco dei progetti ferroviari per cui si chiedono finanziamenti UE. Al termine della presentazione dell'AD Moretti, Monica Frassoni ha dichiarato:
"L'Amministratore delegato delle FS ha presentato le priorità che l'azienda si è data:
infrastrutture al Sud (soprattutto collegamenti intraregionali), miglioramento dei servizi e innovazione, penetrazione delle città e collegamento nord-sud sulla linea del progetto 1 Berlino-Palermo. Si tratta ovviamente di priorità vere e razionali; non sorprende, da questo punto di vista, che tra di esse non figuri il tunnel di base della Torino-Lione, diventato ormai un feticcio in un dibattito politico, che non entra mai nel merito. Peraltro lo stesso Moretti ha ribadito che la linea di valico non rientra nell'elenco delle tratte in cui il mercato consente di rientrare dagli investimenti, che sono invece gli assi Torino-Venezia e Milano-Napoli. E ha ribadito che rispetto al cosiddetto Terzo Valico (che le ferrovie faranno se ci saranno i soldi) è molto più urgente "fare arrivare i binari al porto di Genova".
Tutto questo conferma quello che i Verdi hanno sempre detto: sulle infrastrutture di trasporto che l'UE deve finanziare sarebbe stato necessario concentrarsi sulle reali priorità e non su progetti a profusione controversi, non prioritari e non completi dal punto di vista delle regole europee.