URBANISTICA. L’amministrazione comunale presenta le indicazioni strategiche per il Piano territoriale regionale
Traforo e Alta velocità, le richieste alla Regione
È al sistema della mobilità su strada e rotaia che il Comune rivolge le principali attenzioni
Enrico Giardini
Strade e rotaie, per muoversi e per far muovere le merci. Strade: cioè completare il sistema delle tangenziali attorno alla città, compreso il traforo sotto le Torricelle. Rotaie, quindi concertare con le ferrovie il tracciato cittadino per i treni ad alta velocità, che dovrà essere il più a ovest possibile e lontano dalle zone abitate.
È il sistema della mobilità il primo punto fra le «scelte strategiche dell’amministrazione comunale» sottoposte alla Regione, che sta elaborando il Piano territoriale regionale di coordinamento (Ptrc), cioè una sorta di super piano regolatore veneto. Il Ptrc pone obiettivi da raggiungere su sei temi: uso del suolo, qualità dell’ambiente, energia-risorse, inquinamento, mobilità, sviluppo economico, crescita sociale e culturale.
In questo quadro si inserisce Verona, città che si propone come «una delle principali città metropolitane del nord» e con nuovo piano regolatore, cioè il Pat, Piano di assetto territoriale, approvato dalla passata amministrazione Zanotto, che entro l’anno dovrebbe completare l’iter in Regione per entrare poi in vigore. Sarà quella la base per il Piano degli interventi (strade, identificare i tracciati ferroviari, riqualificazione urbanistica di aree pubbliche) che l’amministrazione del sindaco Flavio Tosi vorrà attuare.
Nel sistema della mobilità, secondo la nota inviata alla Regione dall’assessore comunale all’urbanistica, Vito Giacino, si prevede appunto il tunnel delle Torricelle, da Ca’ Rossa di Poiano a nord di Quinzano e Avesa, quindi a ovest della città, dove la nuova strada si innesterebbe sulla tangenziale ovest, cioè la strada di gronda. Quindi, attraverso il Quadrante Europa e l’ambito della Marangona, la strada si collegherebbe con l’attuale sistema complanare per chiudere l’anello a Verona est. Dalla stessa complanare, in località Palazzina, partirebbe il prolungamento della strada statale 434, la Transpolesana, fino a Basso Acquar (il prolungamento oggi non c’è, come del resto il traforo delle Torricelle) e da qui, attraverso lo scalo merci ferroviario di Porta Nuova, si collega con la bretella nord fino all’autostrada del Brennero, completando il tratto di strada mediana interna.
L’anello delle tangenziali — dice il documento — sarà collegato con la viabilità di rango superiore. Quindi, verso est con l’autostrada Serenissima; a nord-ovest con la statale 12 per Trento, all’innesto fra galleria e strada di gronda; a sud, sulla complanare si innestano la strada del Brennero e la Transpolesana, con la bretella di innesto in città. Altro progetto sarà il collegamento fra la tangenziale est e la strada provinciale 6 della Valpantena, a Quinto.
Sul versante treni, dice ancora il documento, il tracciato del corridoio 5 (est-ovest) in città corrisponde alla linea storica, lungo le arre della stazione di Porta Nuova e dello scalo merci del Quadrante Europa, mentre in direzione Venezia è previsto in affiancamento alla linea attuale. Per quanto riguarda il corridoio 1 (nord-sud) il tracciato previsto nel Pat — osserva Giacino — è solo indicativo della necessità di avere una previsione più a ovest possibile e lontana dalle zone abitate.
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GRANDI RETI. Il gruppo regionale dell’Ulivo incontra Di Pietro. E a Bruxelles ci sono timori per la Treviglio-Padova «Tav, il progetto va avanti» Ma l’Europa si preoccupa
Il gruppo consiliare della Regione, “L’Ulivo-Pdv” ha incontrato ieri all’Hotel Russott di Mestre il ministro alle infrastrutture Antonio Di Pietro. per fare il punto sulle grandi opere del Veneto, presente il viceministro Cesare De Piccoli.
Sette i punti trattati, tra i quali il passante di Mestre e la sua gestione, la non prorogabilità della concessione della Venezia-Padova che scade nel 2009 e tornerà all’Anas; la terza corsia autostradale sulla Venezia-Trieste; e i problemi dell’A27. Per il trasporto su rotaia, per l’Alta velocità lungo il corridoio 5 «si prevede una progettazione unitaria che dovrà risolvere i nodi ancora aperti di Verona, dell’area Berica e di Mestre».
Per quanto riguarda i trasporti metropolitani delle persone, la Finanziaria 2008 conterrà un capitolo a ciò esplicitamente dedicato. Ma nell’incontro con Di Pietro il centrosinistra ha rilevato le gravi difficoltà esistenti soprattutto per i pendolari e ha posto seri dubbi sull’Sfmr così come progettato dalla Giunta Galan, basato su un sistema già collassato».